Agrumi che passione! Con Auxilium al Festival Bellezze Interiori 2023

Coltivati in vaso, spalliera o in piena terra gli agrumi sono piante preziose per le loro molteplici proprietà benefiche e per il loro alto valore ornamentale. Inoltre, sono piante che ben si adattano ai climi quasi mediterranei che caratterizzano i grandi laghi prealpini, Lario compreso.

Lo sapevano bene gli agricoltori che abitavano queste terre nei secoli passati, alcuni dei quali, fin dal XVI secolo e poi ancora per tutto il XVIII, partendo dalla coltivazione di queste essenze ottennero grandi fortune, commerciando nei mercati di tutta Europa. Verbano, Lario e Benaco, infatti, quest’ultimo in modo particolare, presentano nicchie produttive considerate il limite geografico settentrionale per la coltivazione degli agrumi.

Apprezzatissimi per il loro essere sempreverdi, per l’intenso profumo dei fiori e l’abbondante produzione di frutti, ricchi, tra l’altro, di vitamina C, gli agrumi venivano coltivati sia come pregiato prodotto agricolo sia come pianta ornamentale adatta ad impreziosire parchi e giardini. Elevato potere medicinale, base per essenze e profumi… i campi di utilizzo degli agrumi sono i più svariati, soprattutto in ambito alimentare, come acidificanti, condimenti oppure per marinature, ingredienti per conserve e confetture, liquori e bevande, dolci, sorbetti e granite, frutta candita…

Accorgimento indispensabile per la coltivazione di queste essenze a latitudini prossime alle Alpi è il ricovero delle piante nei mesi invernali: serre, limonaie e agrumiere fisse in muratura o ferro e vetro, oppure protezioni mobili con strutture lignee o tessuto, per proteggere le piante dal freddo.
Consigli sulla loro coltivazione, indicazioni sulle malattie più frequenti, caratteristiche e necessità sono stati al centro dell’incontro che Daniele, il responsabile del settore orti della Cooperativa Auxilium, ha tenuto in occasione del Festival Bellezze Interiori 2023 a Tremezzina, nel giardino di Casa Lumaca. Il pubblico, formato per lo più da appassionati e amatori, si è intrattenuto a lungo a fine lezione con il relatore, tra domande e curiosità, dimostrando quanto ancora queste essenze siano amate dalle popolazioni del lago e coltivate in orti e giardini.